giovedì 31 maggio 2012


Negli strumenti musicali idiofoni il suono è prodotto con la vibrazione del corpo stesso dello strumento, senza l'utilizzo di corde o membrane e senza che sia una colonna d'aria a essere fatta vibrare.
Questa famiglia è una delle cinque principali nella famosa divisione dei pionieri Erich von Hornbostel e Curt Sachs per la classificazione degli strumenti musicali. Gli idiofoni sono stati ulteriormente suddivisi in quattro sottocategorie: percussioneconcussionescuotimentoraschiamento.
Molti strumenti a percussione che non sono tamburi sono idiofoni e la maggior parte di questi hanno origini occidentali. Questi strumenti sono classificati come idiofoni a percussione e vengono suonati colpendoli direttamente, con una o più bacchette (come il triangolo) o con le mani (come il ghatam indiano), o indirettamente a seguito di scuotimento (come maracas o cabasa). Tra gli strumenti detti a concussione figurano i piatti, i legnetti, le nacchere e la frusta. Gli idiofoni sono realizzati in materiali diversi, come il metallo, il legno, l'osso e le materie plastiche. Gli strumenti a suono determinato sono suonati controllando la nota prodotta, e rispettando le regole dell'armonia come per gli altri strumenti con la stessa caratteristica. Gli strumenti a suono indeterminato sono utilizzati invece per la scansione dei ritmi, o con funzione di abbellimento.

Gli strumenti musicali della classe dei membranofoni si dividono in due famiglie fondamentali che hanno in comune lo stesso materiale vibrante, una membrana tesa: i mirliton e i tamburi.
I mirliton emettono il suono per mezzo della vibrazione di una membrana tesa che viene sollecitata dalla voce dell'esecutore e entra in vibrazione aggiungendo frequenze di disturbo alle frequenze vocali, con la conseguenza di modificare il timbro dell'esecutore (es.kazoo).
I tamburi emettono il suono per mezzo della vibrazione di una membrana tesa che può essere sollecitata in numerose maniere.
  • Tamburo sonaglio: la membrana viene sollecitata da oggetti contenuti all'interno del fusto del tamburo che viene agitato come un sonaglio (Es.indiani d'america).
  • Tamburo a frizione rotante: la membrana riceve le vibrazioni da una corda fissata al suo centro e imperniata con un nodo scorsoio ad un bastoncino in modo che il tamburello possa roteare. Se ne produce un cra cra dovuto all'effetto Doppler indotto sull'ascoltatore (Es raganella romagnola e di altre zone del mediterraneo).
  • Tamburo percosso: la membrana viene sollecitata con le mani, con mazzuoli, con spazzole di filo di ferro (batteria), con mazzuoli imbottiti (Timpano orchestrale).
  • Tamburo a percussione indiretta, tamburo tibetano: la percussione è indotta dalla rotazione su se stesso, alternativamente del tamburo che così riceve la percussione di battenti legati all'esterno che per il brusco cambio di rotazione vanno a collidere sulle membrane.
  • Tamburo a frizione: la frizione è ottenuta sfregando le membrane con le mani o con un bastone appoggiato o imperniato al centro della membrana (es. putipù napoletano).
Nel coccodè del galletto romagnolo la frizione è ottenuta tirando con le dita una cordicella legata al centro della membrana; le dita scorrono sulla cordicella evocando il suono del coccodè del galletto.
La forma dei fusti del tamburo può essere molto varia; ecco alcuni esempi: fusto a cornice a cono a cono rovesciato a botte cilindrico a caldaia (Timpani) ecc. Le membrane sollecitate possono essere due (tamburo bipelle); oppure una sola col tamburo chiuso alla estremità opposta o chiuso da un'altra membrana (in ogni caso si dice monopelle).

La membrana è costruita con materiali sintetici o naturali, fra cui la pelle animale, il mylar, ed altri. Per massimizzare la vibrazione della membrana, alcuni strumenti come i tamburi della batteria, utilizzano una membrana cosiddetta risonante, che influenza comunque il timbro in relazione alla sua tensione. In tal caso, la membrana su cui viene generata la vibrazione iniziale viene indicata come battente.
Per enfatizzare il suono molti membranofoni utilizzano un cilindro risonante, il fusto, che raccoglie le vibrazioni della membrana nella zona di contatto con la stessa. Il materiale di cui è costituito il fusto caratterizza il timbro dello strumento, che ha un suono caldo nei casi di fusti di materiale naturale, come il legno, ed un suono più squillante e con più armonici nel caso di fusti in metallo o in materieplastiche.
I tiranti sono utilizzati per intonare lo strumento, nel caso di strumenti a suono determinato, o per ottimizzare la risonanza con il fusto per gli strumenti a suono indeterminato. I tiranti possono essere delle viti di metallo che avvitano in appositi blocchetti ed applicano una forza su un cerchio superiore alla membrana ed esterno al fusto, o tiranti in corda, questi ultimi più diffusi nelle percussioni artigianali.

cordofoni (comunemente detti 'strumenti a corda') sono strumenti musicali che producono il suono attraverso le vibrazioni prodotte dalle corde di cui sono dotati.
Gli strumenti cordofoni hanno solitamente una cassa armonica con la funzione di amplificare il suono, un manico o tastiera che consente di determinare l'altezza della nota da eseguire, il ponte che consente di tendere le corde sullo strumento e i piroli (bischeri) o le chiavette o le meccaniche (a seconda del tipo di strumento) con cui può essere regolata la tensione delle corde, allo scopo di accordare lo strumento. Per realizzare le corde si utilizza l'acciaio, il bronzo, il nichel, il nylon o il budello, ricavato dall'intestino di bovini o ovini. I primi cordofoni vennero costruiti nella preistoria: veniva tesa una corda fra le estremità di un'asta di legno flessibile, formando una struttura molto simile a quella di un arco, tanto che si pensa che inizialmente venissero utilizzati gli stessi archi da caccia. Soltanto in seguito lo strumento venne dotato di una cassa armonica ottenuta da noci di cocco svuotate, altra frutta dal rivestimento duro, ma anche zucche tagliate a metà o altri oggetti che si prestassero ad amplificare il suono prodotto dal pizzicamento delle corde o dallo sfregamento di queste con un altro arco di dimensioni ridotte, abbozzo del moderno archetto.

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A corde strofinate (ad arco) [modifica]

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi la voce Archi (musica).
Gli strumenti cordofoni ad arco sono

La categoria degli elettrofoni raggruppa gli strumenti musicali in cui il suono viene generato per mezzo di una circuitazione elettrica o un dispositivo elettromagnetico.
Questa categoria è stata aggiunta alla classificazione Hornbostel-Sachs del 1914, solo dopo la revisione a cura della Galpin Society Journal, nel 1961.
Uno strumento che fa uso dell'elettricità per amplificare il suo suono, ma non per generarlo, non è classificato fra gli strumenti elettrofoni. Uno di questi è la chitarra elettrica, che nel rispetto dei criteri di valutazione delle categorie originari, si classifica negli strumenticordofoni.[senza fonte]
Il suono prodotto dai primi strumenti elettrofoni era basata sull'amplificazione diretta di unaforma d'onda generata da un oscillatore. Questa sintesi di generazione è definita analogica. Sebbene il progresso abbia destinato questa tecnologia ai musei, questi strumenti sono ancora discretamente diffusi, e in alcuni casi persino molto ricercati sul mercato del vintage. Fra questi si può citare il minimoog.
Sebbene non faccia uso di oscillatori elettronici ma di un sistema di generazione elettromeccanica (tonewheel), tra gli elettrofoni può essere annoverato anche l'organo Hammond, brevettato nel 1954 dall'orologiaio Laurens Hammond.
La filosofia della famiglia di strumenti permette ogni forma di strumento immaginabile, tra cui l'esempio più eclatante è il theremin, in cui manca ogni contatto fisico con il musicista.
La diffusione dei circuiti integrati nell'industria degli strumenti musicali, ha permesso di incorporare sofisticati dispositivi in grado di riprodurre un suono registrato digitalmente, ilcampione audio. È questo il momento in cui la sintesi analogica viene soppiantata da quelladigitale. I sintetizzatori diventano quindi macchine in grado di riprodurre tutti gli strumenti musicali, e non solo.

Strumenti elettrofoni [modifica]